HIP HOP ITALIANO
ANNI 80
In Italia l'hip hop arriva negli anni ottanta grazie al tour
mondiale di Afrika Bambaataa e attraverso la trasmissione di programmi come
"Wild Style" o "The Warriors di Walter Hill."
Il primo artista a pubblicare album hip hop fu Jovanotti con "Jovanotti for president" venebdo nominato "apripista" per la diffusione del genere in Italia. Oltre a ciò, iniziarono a formarsi gruppi di breaker e writers nelle città di Milano e Roma diventando così famosi da ospitare anche ragazzi stranieri.
ANNI 90
Negli
anni novanta iniziano a muoversi i rapper delle posse (gruppo) che tramite
la musica esprimono le proprie opinioni in campo politico e sociale. Un
esempio di questi sono gli Onda Rossa Posse con il loro primo album. Con
l'arrivo di artisti come i Sangue Misto, riconosciuti per aver pubblicato
uno degli album più importante nella scena old school italiana (SxM),
Bassi Maestro e gli Articoli 31, le sonorità del genere cambiano
diventando più complesse. Un ruolo importante hanno avuto gli articoli
31 pubblicando nel 1996 "Così Com'è" che è
riconosciuto come l'album più importante dell'hip hop italiano diventando
anche l'unico album di diamamte del rap italiano.
ANNI DUEMILA-DUEMILADIECI-DUEMILAVENTI
In questi anni (primi 2000) si ha una piccola ricaduta del genere che viene
riportato in auge con dischi come "Mi fist" (Club Dogo) e "Solo un Uomo"
di Mondo Marcio che aumentò la popolarità del genere. Negli anni 2010 si
crea il fenomeno di rapper mainstream e verso la metà degli stessi anni
sbarca in Italia l'influenza trap che cambierà il volto della musica hip
hop italiana. Un altro cambio importante arriverà nel 2020 quando in Italia
iniziano a diffondersi le influenze della drill.